domenica 17 marzo 2019

TUTTO PRONTO PER IL CAMBIO

Dopo una lunga pausa dalla scrittura, ho deciso di chiudere questo blog per aprirne uno nuovo. Qui sono pubblicati tutti gli scritti da me prodotti ormai anni fa. Ci sono storie, resoconti, episodi romanzati, opinioni critiche e semplici scherzi, tutti risalenti ai miei 18-20 anni. Non cancello nulla: voglio che rimanga una testimonianza del mio modo di vedere il calcio di questi anni, ma soprattutto ho bisogno di potermi ricordare, ogni volta che riaprirò questi scritti, quanto frequentemente mi capitasse di fare della facile retorica.

Adesso ho deciso di cambiare registro, concentrandomi su ciò che (ormai sempre più saltuariamente, ahimè) preferisco scrivere: racconti brevi sul pallone. Non lo storytelling in stile Buffa, che già vanta più tentativi di imitazione della Settimana Enigmistica. Non l'ennesima antologia di post nostalgici e fin troppo fantasiosi sul calcio di un tempo, che era tanto più bello di quello di oggi e che signora mia non ci sono più le mezze stagioni. Nulla che parta con chissà quale pretesa. Molto più semplicemente, proverò a calcare i tratti dei personaggi che più attireranno la mia attenzione ed a descrivere a modo mio gli episodi che più mi colpiranno. È qualcosa che avevo cominciato a fare già qui sopra, ma solo adesso ho deciso di dedicarmi con maggiore convinzione a questo tipo di elaborati. 

E allora l'Amico Uligano si ferma qui, sulla lavagna luminosa del quarto uomo il suo numero di maglia è scritto in rosso. Corre svogliatamente verso il bordocampo e si siede in panchina, dopo aver scambiato il cinque con chi prende il suo posto. Evita lo sguardo dell'allenatore e scaraventa in panchina il giaccone offertogli da un assistente della panchina. Non l'ha presa bene, ma l'allenatore ha sempre ragione.

Ci si rilegge qui.