lunedì 9 giugno 2014

LE MILLE RISORSE DELLA NAZIONALE DALLA DIFESA BALLERINA

Ieri notte l'Italia ha parzialmente convinto, vincendo il test match con la Fluminense per 5 a 3. Immobile ed Insigne danno spettacolo, ma ancora una volta la difesa non è tanto lucida quanto dovrebbe.

Prandelli ha dato tanto spazio a tutti coloro che avevano visto poco il campo contro Irlanda e Lussemburgo. Tra questi, sicuramente Insigne è colui che ha beneficiato di più dell'occasione concessagli. E il CT ha trovato una combinazione perfetta, schierandolo a supporto dell'unica punta Immobile, con Cerci a completare il tridente. Cerci e Insigne: due giocatori che conoscono a memoria i movimenti della punta di Torre Annunziata, e sanno come servirlo a dovere, visto che entrambi hanno giocato in squadra con Immobile per una stagione intera (il primo quest'anno,formando la coppia goal più prolifica della serie A; il secondo nella stagione 2011/12, nello strabiliante Pescara di Zeman). Del tridente di ieri, Immobile impressiona per quanto sia tecnicamente completo: un goal di testa, con uno stacco imperioso ad anticipare il diretto marcatore; un goal da rapace d'area, avventandosi per primo sulla corta respinta dell'estremo difensore; un goal da attaccante puro, abile a dettare il passaggio con un taglio in profondità sul filo del fuorigioco, rimanendo lucido davanti al portiere, trafiggendolo di esterno. E come se non bastasse, oltre ad essere un realizzatore cinico sa anche essere altruista, servendo due assist al compagno Insigne tanto semplici quanto poco scontati (quanti altri attaccanti avrebbero passato la palla, trovandosi a tu per tu col portiere?).

Ma se l'attacco fa ben sperare, è ancora una volta la difesa che angoscia il CT. Sui goal subiti si sente forte la stanchezza della preparazione (la papera di Perin è parzialmente perdonabile, ma il portierino del grifone farebbe bene a tenersi pronto per evitare un Marchetti-bis, vedi Sudafrica 2010). Ranocchia e Paletta hanno concesso troppa libertà di manovra agli attaccanti della Fluminense. L'intero pacchetto di difensori centrali deve necessariamente ritrovare un'affidabilità che è mancata nelle ultime uscite. In ogni caso, si spera che la concentrazione da parte di tutto il reparto difensivo sia più alta quando si dovrà fare sul serio. Da evitare il più possibile le disattenzioni in fase di impostazione. Una competizione come la Coppa del Mondo si decide soprattutto dai particolari.

Al netto degli errori, le sensazioni sono positive. Vincere fa bene al morale, ed è inutile ripetere quanto sia importante per un attaccante segnare, anche se in una semplice amichevole. Il dato che conta di più è sicuramente la grande varietà di giocatori su cui Prandelli può contare. Dal centrocampo in su, abbiamo almeno un sostituto di grande qualità per ogni ruolo, e questo fa ben sperare. Se nel 2010 in Sudafrica, perso Pirlo, l'Italia perse una logica di gioco, quest'anno c'è più di un'alternativa al genio barbuto. Rimane la difesa il reparto su cui lavorare di più, ma se Prandelli riuscirà ad infondere la giusta mentalità ai centrali difensivi, scacciando le insicurezze, l'Italia potrà davvero far bene.

Tuttavia, non sono solo gli Azzurri ad aver bisogno delle amichevoli per trovare la giusta forma per il Mondiale. La partita di ieri è servita anche come preparazione per noi tifosi, in vista delle (speriamo tante) veglie notturne che ci attendono. L'inizio alle dieci e mezza italiane di ieri era solo l'antipasto del tanto atteso fischio d'inizio a mezzanotte di Manaus di Sabato prossimo. Molti sono riusciti ad arrivare al novantesimo, ma altri hanno ceduto al sonno inesorabilmente. Promossi a pieni voti i primi, rimandati a Sabato gli ultimi, che dovranno curare con maggiore attenzione il riscaldamento pre-partita: sono sconsigliate cene troppo corpose, causa inevitabile papagna. Ma sarà davvero difficile addormentarsi durante la prima partita di Sabato, che si prospetta una vera e propria battaglia.



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